La responsabile per Genova dell’Italia dei Diritti: “Il Governo è sordo alle richieste di aiuto dei magistrati“
“Condivido l’iniziativa e sarò in piazza questo pomeriggio, auspicando più coordinamento e collaborazione a livello nazionale per dare maggior forza alla protesta”. Questo il commento di Antonella Silipigni, responsabile per Genova dell’Italia dei Diritti, che questo pomeriggio parteciperà davanti alla prefettura del capoluogo ligure ad un presidio contro le leggi ad personam. La contestazione, promossa da Don Gallo, Don Farinella, Dario Rossi, Andrea Agostini, Haidi Giuliani, Norma Bertullacelli, ha per oggetto i recenti provvedimenti del Governo in materia di giustizia, quali il Lodo Alfano e la legge sul “processo breve”. Tali atti legislativi, osserva la Silipigni, “più che riforme, sono soprusi condotti per vantaggi personali. Il Governo dovrebbe dedicare maggiore attenzione ai reali bisogni dei cittadini, piuttosto che agli interessi privati del premier”.
Per l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, interventi come quello per il cosiddetto “processo breve” non vanno affatto nella direzione di migliorare il sistema giudiziario italiano, ma “occorrono riforme vere e serie per una giustizia nuova, moderna, efficace ed efficiente. Servono investimenti per il processo di digitalizzazione, mai veramente partito, e per sopperire alla cronica mancanza di personale nei tribunali. Solo così – conclude la Silipigni -ai magistrati sarà permesso portare avanti i processi e concluderli nel minor tempo possibile”.
La responsabile cittadina dell’Italia dei Diritti: “È valido e ragionevole rispettare la normativa Ue in materia igienico-sanitaria”.
“E’ doveroso rispettare le norme europee in riferimento alla sicurezza e qualità degli alimenti” - queste sono le parole di Antonella Silipigni, responsabile della città di Genova per l’Italia dei Diritti, riferendosi all’eventuale chiusura dell’edificio adibito alla vendita del pesce, situato in piazza Cavour.
La struttura considerata, che risale agli anni Trenta, appare oggi come un edificio fatiscente, perché carente rispetto alle norme igienico-sanitarie. Entro il mese di aprile ci si aspetta l’intervento del Food and Veterinary Office (FVO), l’ufficio che garantisce il rispetto della normativa Ue in materia di sicurezza e qualità degli alimenti nei Paesi membri. Il 30 marzo prossimo è il giorno di scadenza per una soluzione da parte del Comune nel trasferire l’edificio altrove, in un luogo più adeguato. Nel caso in cui ciò non dovesse accadere si teme, appunto, una sua chiusura.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro conclude: “La classe politica attuale deve attivarsi prima che siano i cittadini a pagarne le spese e deve assumersi le proprie responsabilità, in quanto in questo modo mostra di non essere preparata”.
La sezione di Genova del movimento fondato e presieduto da Antonello De Pierro, in difesa dei diritti e non solo.
La responsabile genovese del movimento è Antonella Silipigni.
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